Il Collegio Marino è immerso nel verde e nella pace della collina che sovrasta la cittadina di Castellamonte, nelle vicinanze del Castello.
Il Collegio Marino offre un ambiente accogliente e famigliare costituito da aule e laboratori didattici ma anche sale giochi e TV per i momenti di svago.
La mensa propone ogni giorno piatti di cucina casalinga preparati al momento dalle cuoche del Collegio.
Per una scuola come il Collegio Convitto Marino che tende al recupero e alla formazione culturale dei giovani, è importante prendersi cura del luogo, ossia del contesto storico-geografico in cui opera, non solo perché questo viene a costituire il suo bacino di utenza ma per le qualità, come la serenità favorevole allo studio o la rimembranza del passato, che conferiscono fermezza al fondamento del processo educativo.
In tal senso la cerchia dei monti, con l’imponenza della Quinzeina, e il lento digradare del colle verso il piano rigato dall’Orco costituisce un orizzonte visivo d’alto prestigio. La posizione, inoltre, sulla via che sale al Castello, è ricca di spessore storico, tra suggestione medioevale e probabile gusto di corte sabauda, in relazione all’originaria dimora degli architetti Carlo ed Amedeo da Castellamonte, operanti nella capitale e responsabili della trasformazione di Torino in uno dei centri europei del Barocco.
Ai piedi della Scuola si distende poi il quartiere di San Rocco, una volta abitato dai ceramisti, con le loro botteghe artigiane connotate dalle ciminiere, più o meno alte, dei forni. Un mondo fertile, in gran parte scomparso, cancellato dall’industrializzazione forzata, ma che costituiva l’anima del borgo, un insieme organico, dalle cave d’argilla alle fornaci di mattoni, dalla lavorazione al tornio di una oggettistica domestica alla produzione delle celebri stufe in terracotta. Tale vocazione popolare di costanza nel lavoro, d’abilità anche manuali, di fervore vitale può ancora, nel ricordo, creare un esempio morale per la formazione del carattere, tanto più che la Mostra della ceramica d’arte cerca di prolungare l’effetto attraverso le sue proposte che investono non solo la tecnica ma la poesia del lavorare la terra con il fuoco.
Chi frequenti la Scuola viene ad inserirsi, quindi, in una dimensione stratificata, ricca di stimoli, tra le più caratteristiche del Canavese, ricordando anche che l’apporto esterno non vi è mai venuto meno. Basti il nome dell’Antonelli. Si trattò di una vera affinità tra la sua immaginazione, libera e spregiudicata, e lo spirito più autentico di una ormai secolare tradizione artigiana: come segno di tale convergenza, sulla metà dell’Ottocento, rimane l’immenso abbraccio della Rotonda, in pietra e rosso mattone.
Il Collegio Marino è un’istituzione creata per offrire una seria possibilità di recupero a tutti gli studenti (e alle loro famiglie) che, per diversi motivi, si trovano nella necessità di ricorrere ad una organizzazione scolastica più personalizzata e completa, tale da riuscire a risolvere problematiche didattiche e psicologiche particolari e poter raggiungere il risultato di superare uno o più anni scolastici.
A tal fine il nostro istituto ha sempre cercato di unire la serietà e l’applicazione allo studio con la possibilità di esercitare anche la propria persona, organizzando attività sportive collaterali particolarmente apprezzate dai collegiali.
Questi corsi sono opportunamente concepiti al fine di ricavare il massimo rendimento, sono frutto di lunghe esperienze e strettamente applicati alle reali possibilità degli alunni. In questi corsi vengono svolti programmi personalizzati simili a quelli che il giovane avrebbe dovuto frequentare se promosso.
Al termine dell’anno gli alunni sono presentati, a cura dell’Istituto ma in accordo con le famiglie, agli esami presso scuole pubbliche o paritarie.
L’Istituto Marino, tuttavia, non si limita ad assolvere questa sola funzione, ma si propone di fornire, in un ambiente sereno e propizio al raccoglimento e allo studio, un completamento di educazione ai giovani convittori; oltre all’attività didattico, s’insegna infatti loro come comportarsi in società, in modo da consentirgli di formarsi uno stile, una personalità.
Il Convitto si basa sull’ordine e sulla disciplina, ma quella disciplina rettamente intesa che è il coefficiente primo per ogni buona riuscita.
Il Collegio Marino viene fondato e inaugurato nell’estate del 1986 per iniziativa del prof. Marino che decide di applicare in una propria struttura la oltre trentennale esperienza maturata nel campo scolastico messa in pratica prima presso l’Istituto Marino di Alpignano e poi pressi il Collegio Bertano di Favria Canavese.
In tutte le strutture in cui il prof. Marino ha operato è sempre stato affiancato alla presenza delle classiche aule scolastiche, un ambiente dedicato alla vita degli studenti interni alloggiati presso lo stesso edificio, dotato delle necessarie capacità ricettive per la consueta attività di convitto.
Ad Alpignano la sede era l’antica villa patrizia Gaven a cui, con una felicissima soluzione architettonica, era stato addossato un fabbricato appositamente progettato e costruito per uso scolastico e per rendere funzionale e confortevole la vita collegiale. Un elegante chalet di tipo svizzero in cui avevano sede gli uffici di presidenza e di segreteria, l’infermeria e la biblioteca disimpegnava e completava la costruzione principale. A testimonianza della bontà del lavoro svolto nei pochi ma intensi anni di Alpignano ancora oggi la scuola media statale, sorta in sostituzione del collegio, viene dagli abitanti del luogo indicata come “Collegio Marino”.
La sede di Favria era invece un vecchio edificio nato appositamente come scuola all’inizio del 1900, decisamente antiquato e necessitante di continue opere di rinnovamento estivo. Ma nonostante tutto vi fu svolta un’attività più che ventennale (dai primi degli anni ’60 alla metà degli anni ’80), favorevolmente ricordata non solo dagli ex-allievi ma anche dalla cittadinanza, a memoria delle attività didattiche, sportive e culturali messe in opera dagli allievi. I quali venivano così profondamente coinvolti dall’entusiasmo e dal lavoro del prof. Marino da creare molto spesso dei gruppi compatti e uniti dallo stesso obiettivo, tanto da restare legati ancora anni dopo pur appartenendo a diverse e lontane regioni. Come hanno dimostrato i geometri e ragionieri dell’anno 1968 che il 2 maggio 1992 si sono trovati a Castellamonte condividendo unitamente al loro “vecchio” direttore la gioia e l’emozione di riunirsi quasi trent’anni dopo insieme anche alle rispettive famiglie. E non mancano ex-allievi che, consapevoli dell’insegnamento appreso, mandano anche i loro figli a seguire l’antica tradizione.
Di questo periodo è disponibile la galleria fotografica.
L’attuale sede di Castellamonte è stata costruita utilizzando al meglio le esperienze precedentemente fatte e con in più il pregio della modernità della struttura.
Scelta appositamente per la tranquillità della zona che offre serenità e la giusta dose di necessaria concentrazione per il lavoro che vi si deve svolgere, è stata nel 1986 un’ulteriore conferma dell’apprezzamento dell’opera svolta dal prof. Marino che in questo trasferimento è stato seguito dalla quasi totalità degli allievi allora presenti a Favria.
Ed è qui che purtroppo nel febbraio del 1999 il prof. Marino è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e dei suoi allievi lasciando dietro di sé un profondo vuoto ma anche un grande insegnamento che ancora oggi i suoi figli continuano a trasmettere ai nuovi allievi.
In tutti questi anni di attività hanno frequentato i corsi giovani provenienti da tutte le parti di Italia, con colonie particolarmente numerose dal Friuli, Toscana, Sicilia e Sardegna.
Durante l’anno scolastico l’allievo interno deve presentarsi in istituto entro le ore 8.25 del lunedì mattina, ora di inizio delle lezioni.
La giornata tipo dell’allievo interno si svolge nella seguente maniera:
Alle ore 7.30 l’assistente sveglia gli allievi che entro le 7.50 devono giungere in mensa per la colazione; dopodichè tornano in camera per prepararsi alle lezioni.
Queste iniziano alle ore 8.25, e dopo un intervallo di metà mattina, proseguono fino alle 12.15, ora del pranzo.
Nel dopopranzo gli allievi restano in ricreazione fino alle 13.30, quando hanno inizio le lezioni del pomeriggio che hanno termine alle ore 16.30.
Quindi gli allievi esterni vanno a casa mentre per gli interni, dopo un intervallo, alle ore 17.30 comincia lo studio preserale; questo non viene svolto nei giorni coincidenti con le attività fisiche.
Alle ore 18.45 vi è la cena e dopo un ulteriore intervallo alle ore 19.30 comincia lo studio serale che finisce alle 20.30; quindi ricreazione fino alle 21.30-22.00 quando si sale in camera.
Alle ore 22.30 si spengono le luci.